Domino

04 Set 2019
21:30
Cinema Teatro Boldini

Domino

Compagnia Generazione Eskere

regia Alice Sinigaglia
con Leonardo Bernardini, Gianmaria Meucci, Claudia Natucci, Tommaso Pistelli, Caterina Rosaia, Alice Sinigaglia, Davide Sinigaglia, Giordano Tommaseo

 

Domino è la storia di Gianmaria, un bambino che festeggia il suo compleanno insieme ai suoi parenti e pretende di festeggiarlo anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora. Una festa un po’ anomala, senza palloncini né compagni di scuola, in cui c’è spazio solo per i capricci del bambino che avanza una richiesta dietro l’altra, mentre tutti fanno a gara per accontentarlo, in un’eccessiva indulgenza che finisce per rompere e stravolgere gli equilibri della casa.
Lo spettacolo è uno sguardo attraverso la serratura di una porta, una spietata fotografia al più emblematico degli ambienti sociali: la Famiglia; culla di contraddizioni ed insufficienze, caotica somma di punti di vista in cui il giudizio oggettivo è ostacolato dal più potente dei filtri esistenti, l’amore.
In Gianmaria non c’è cattiveria, non c’è strategia, in lui vive quella “sindrome del piccolo imperatore” tipica dei bambini molto amati, che cresce alimentata dai famigliari e che lo porta a disprezzare gli stessi “grandi” che tanto lo esaltano.

Teatro d’attore
dai 7 anni
durata: 55 minuti

https://www.facebook.com/domino

A conti fatti lo spettacolo che ci ha più convinto è stato quello proveniente dalla seconda menzione del Premio Scenario, “Domino” della compagnia di La Spezia “Generazione Eskere” con la regia di Alice Sinigaglia, gustosa e volutamente caotica creazione che, proponendo una bizzarra famiglia dominata dai desideri sempre appagati del suo componente più piccolo (uno straordinario, efficacissimo Gianmaria Meucci), ci parla in modo significante e paradossale delle diverse dinamiche esistenti in una famiglia e dello scombussolante arrivo di un nuovo componente.
Il nonno, i genitori, gli zii, la sorella e il suo fidanzato girano intorno vorticosamente a Gianmaria, accontentandolo in ogni suo desiderio, ma non comprendendone veramente sino in fondo le più intime esigenze. Il piccolo, sino ad allora protagonista di una famiglia non sempre equilibrata, un poco geloso forse nel vedere il nuovo venuto nella piccola culla, tirerà un sospiro di sollievo, accarezzando l’idea di poter vivere consapevolmente un’ esistenza normale, affrontando finalmente da solo le scelte che lo faranno diventare “grande”.

Mario Bianchi, Eolo Ragazzi