Paloma, ballata controtempo
Factory Compagnia Transadriatica
di e con Michela Marrazzi
musica Mattia Manco/Rocco Nigro
drammaturgia e regia Tonio De Nitto
cura dell’animazione Nadia Milani
puppet Michela Marrazzi
elementi di scena Simone Tafuro
costumi Lilian Indraccolo
“Non piangermi, no, non piangermi Perchè se piangi io soffro,
In cambio se tu canti per me
Io vivrò per sempre
E non morirò mai”.
La Martiniana
È un dialogo tra due anime “Paloma”. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda.
È così che, in scena, Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita.
Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. E’ una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi.
In scena Michela Marrazzi, con la sua la bambola, una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima e un musicista con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio.